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Green Carpet Fashion Awards 2020,
tutti i vincitori e le star

Il teatro alla Scala trasformato in un terrario virtuale, il primo green carpet digitale e i cinque premi dedicati alla moda sostenibile. Tutto sulla nuova era dei Green Carpet Fashion Awards 2020

L’annuncio era stato dato qualche mese fa: i Green Carpet Fashion Awards 2020 sarebbero stati in digitale. L’evento che dal 2017 solitamente chiude la Milano Fashion Week non è solo stato posticipato causa Coronavirus, ma ha anche rivoluzionato le sue modalità di svolgimento per far fronte all’emergenza. Il 10 ottobre (in concomitanza con la Shanghai Fashion Week) la kermesse è andata in scena su Sky e YouTube, combinando riprese cinematografiche, realtà aumentata ed effetti speciali. E senza rinunciare agli ospiti illustri e alla premiazione dei vincitori sul tema, attualissimo, della moda sostenibile.

Per la consegna degli awards il Teatro alla Scala, la location che ogni anno ospita l’evento promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con Eco-Age, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia, è stato trasformato in un terrario virtuale (grazie agli esperti di NorthHouse). Un’atmosfera magica ha accolto il presidente di Eco-Age Livia Firth e il presidente di CNMI Carlo Capasa (entrambi in bianco e nero), i padroni di casa della serata diretta da Giorgio Testi e prodotta da Pulse Films.
A loro il compito di proclamare i cinque vincitori di questa quarta edizione dell’evento, che ogni anno rende omaggio all’impegno delle case di moda per la sostenibilità e lavora per il cambiamento, cercando al contempo di preservare i piccoli produttori.
In primis, l’attrice e modella Zendaya (che è comparsa sugli schermi in un abito vintage Versace), a cui va il premio più importante, il GCFA Visionary Award, per il suo impegno nella promozione dell’inclusività e la diversità della moda.
E poi gli altri premi dedicati alle eccellenze nel campo della sostenibilità: a partire dal Progetto Quid, che offre opportunità di carriera nella moda a donne in difficoltà (in poco più di sette anni ha dato lavoro a 142 persone). Il Best Independent Designer Award va invece a Sindiso Khumalo, un piccolo gruppo di 12 designer indipendenti scelti da un panel di addetti ai lavori. E poi il premio alle Nazioni Unite per The UN Global Goals e l’impegno nella leadership per lo sviluppo sostenibile e l’Art of Craftmanship Award agli artigiani italiani, “l’impronta della moda“. Ogni vincitore ha ricevuto la statuetta GCFA, prodotta dal marchio di gioielli Chopard in oro etico.

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